ore 19.00:“GLI AFFRESCHI DELLA NECROPOLI DI TARQUINIA” (Alto Lazio)regia di Alan Badeldurata: 33’; colore; lingua: italiano con sottotitoli in serboLa necropoli etrusca di Tarquinia che dal 2004 fa parte della lista dell’UNESCO dei siti patrimonio dell’umanità, comprende circa 6 000 sepolture , le più antiche delle quali datano al VII secolo a.C. Circa 200 tombe contengono una serie di affreschi che costituiscono il più cospicuo nucleo pittorico di arte etrusca e al tempo stesso il più ampio documento di tutta la pittura antica prima dell’età imperiale romana. Le camere funerarie, modellate sugli interni delle abitazioni, presentano le pareti decorate a fresco, con scene di banchetti, di danza e musica, e raffigurazioni di paesaggi,ritratti con colori intensi e vivaci. Con queste rappresentazioni pittoriche si voleva permettere ai defunti di mantenere la memoria e il contatto con il mondo dei vivi, per vincere in qualche modo il timore riverenziale che ogni Etrusco nutriva per l’oltretomba, immaginato come un luogo tenebroso e desolato, privo di tutti quei piaceri raffinati, dalla musica al vino, che questo popolo sapeva apprezzare oltremodo.
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ore 20.00:“LA VIA CLODIA DA ROMA ALL’ETRURIA : LA STRADA SACRA DEGLI ETRUSCHI“ (Toscana)regia di Ebe Giovannini durata: 25’; colore; lingua: italiano con sottotitoli in serboLa Via Clodia , la cui costruzione sembra risalire alla fine del III secolo a.C., collegava Roma ai centri dell’Etruria nord-occidentale, che già da un secolo erano stati conquistati e sottomessi al dominio dell’Urbe. Nata come via di penetrazione militare in Etruria, si era trasformata in strada commerciale e turistica, percorsa da mercanti e dai frequentatori delle diverse località termali che si trovavano lungo il suo tracciato.La Via Clodia, in realtà, si sovrappone a una preesistente strada etrusca che faceva parte del sistema delle cosiddette Vie Cave, una rete stradale che collegava centri abitati e necropoli etrusche soprattutto nel territorio di Grosseto. In questo senso, si può parlare di strade sacre, tracciate tra ripide pareti rocciose di tufo, che furono però assorbite nella rete viaria romana, perdendo ogni connotazione sacrale.
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ore 20.30:“L’UNIVERSO GUERRIERO DEGLI ETRUSCHI” (Toscana)regia di Alan Badeldurata: 25’; colore; lingua: italiano con sottotitoli in serboNel VI secolo a.C. gli Etruschi raggiunsero il vertice della loro potenza militare. La loro egemonia sul Mar Tirreno e sul Mediterraneo occidentale,indiscussa grazie alle vittorie navali contro i Greci di Marsiglia e gli accordi diplomatici con Cartagine, permetteva loro di esportare in tutto il bacino mediterraneo i loro manufatti in ferro e in altri metalli.Sulla terraferma, la ricerca di terre coltivabili li portò dapprima ad occupare la fascia costiera toscana e l’Alto Lazio, quindi a stabilirsi in Emilia e nella Pianura Padana, fino ad affacciarsi sulle coste adriatiche.La divisione delle città-stato etrusche fu, però, la causa della loro decadenza: le città del Nord furono conquistate dai Celti; quelle del Sud dai coloni della Magna Grecia e dai Sanniti. L’Italia centrale fu assoggettata da Roma. L’arresto dell’ espansione degli Etruschi cominciò alla fine del VI secolo a.C. e fu seguito da un inesorabile declino che portò alla scomparsa della loro civiltà, assorbita dai Romani.