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Festival Internazionale di Cinema e Musica di Kustendorf (7a edizione)SACRO G.R.A.

DRVENGRAD, MOKRA GORA (Serbia Centrale)

Leone d’Oroalla 70° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, 2013SACRO G.R.A. (Italia, 2013)Regia di GIANFRANCO ROSIGenere: documentario, durata;82’; colore;Lingua:italiano con sottotitoli in serbiIl Festival Internazionale di Cinema e Musica di Kustendorf, giunto alla 7a edizione, si svolgerà dal 18 al 23 gennaio 2014 a Drvengrad, sul Mokra Gora, il villaggio tradizionale serbo che il regista Emir Kusturica ha fatto costruire nel 2004, come set per il suo film “La vita è un miracolo”.La manifestazione, organizzata dalla ”Rasta International”, la casa di produzione cinematografica di Emir Kusturica, con il patrocinio del Ministero della Cultura e dell’Informazione della Repubblica di Serbia, si articola in quattro sezioni e presenta le opere di giovani cineasti debuttanti e  di affermati autori contemporanei.I film italiani in programma, proposti dall’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado, sono compresi nella sezione “TENDENZE CONTEMPORANEE”, riservata ai migliori film della passata stagione e ai loro registi, che saranno presenti al Festival, e terranno un seminario dopo le proiezione dei loro film. L’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado partecipa, per la prima volta, al Festival, organizzando e sostenendo la presenza italiana, rappresentata da due film di alta qualità:

il documentario “Sacro GRA” di GIANFRANCO ROSI, vincitore del Leone d’Oro alla 70a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia; 

il film “La Grande Bellezza” di PAOLO SORRENTINO, Premio per il Miglior Film Europeo 2013, vincitore ai Golden Globes 2014 come miglior film straniero e candidato all’Oscar 2014 nella sezione per il “Miglior Film Straniero”.

I registi GIANFRANCO ROSI e PAOLO SORRENTINO saranno ospiti del Festival e terranno un seminario dopo la proiezione dei loro film


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Il Grande Raccordo Anulare, che racchiude la città di Roma nel suo complesso circuito, è il protagonista  del documentario di Gianfranco Rosi, premiato con il Leone d’Oro alla 70a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Questa è doppiamente significativa: per la prima volta, nella storia della Mostra, il primo premio viene assegnato ad un documentario e, inoltre, dopo ben quindici anni, un film italiano ottiene di nuovo il Leone d’Oro.Per due anni, Gianfranco Rosi ha percorso il Grande Raccordo Anulare romano, per scoprire soprattutto la vita degli individui che abitano il paesaggio urbano circostante. In quegli spazi, sfiorati dal traffico incessante di ogni giorno, il regista incontra personaggi singolari come un nobile piemontese decaduto che vive con la figlia in un appartamento in periferia (accanto ad un dj indiano), un pescatore d’anguille, un esperto botanico che combatte per la sopravvivenza delle palme, un paramedico con  madre affetta da demenza senile, un nobile che affitta il suo castello come set per fotoromanzi, un gruppo di fedeli che osservano un’eclisse al Santuario del Divino Amore e la attribuiscono alla Madonna, alcune ragazze-immagine sedute in un bar…Il documentario di Gianfranco Rosi si distacca dalla tradizione propria di questo genere, per avvicinarsi al cinema di finzione, di cui riprende forme espressive e linguaggi propri, ad esempio, della commedia italiana degli anni Cinquanta o del cinema di introspezione psicologica del grande Antonioni.La critica ha apprezzato in particolare la tecnica registica di Gianfranco Rosi che smonta, ad una ad una, tutte le convenzioni documentaristiche e scopre il lato cinematografico della realtà.


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Gianfranco Rosi (1964), diplomato alla Scuola di Cinematografia dell’Università di New York, nel 1993, ha prodotto e diretto il suo primo mediometraggio, Boatman, presentato con successo al Sundance Film Festival, al Festival di Locarno, al Festival Internazionale del Documentario di Amsterdam. Questo suo primo lavoro è stato trasmesso dalle più importanti reti televisive, dalla BBC alla RAI.Nel 2001 ha presentato il suo secondo documentario, Afterwords, alla 57ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.Nel 2008, con il suo primo lungometraggio, Below Sea Level, girato in California, ha vinto i premi Orizzonti e Doc/It alla 64 Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia di quell’anno. La pellicola, vincitrice di  numerosi premi in diversi festival in Italia e in altri Paesi,è stata nominata come miglior documentario all’European Film Awards del 2009.Nel 2010, con il lungometraggio, El sicario – room 164, film-intervista su un sicario messicano, ha vinto il Premio Fripesci alla 66° Mostra d’arte cinematografica di Venezia e il Premio “Doc It” come miglior documentario italiano dell’anno. Inoltre ha ottenuto il primo premio come miglior film al Festival del Documentario di Lisbona e a quello di Tel Aviv.Nel 2013, con il documentario “Sacro GRA” Gianfranco Rosi ha vinto il Leone d’Oro alla 70° Mostra d’Arte cinematografica di Venezia, primo italiano dopo quindici anni. Gianfranco Rosi ha diretto, inoltre,  diversi cortometraggi per la campagna “ Pubblicità Progresso”. Come freelance, ha collaborato alla supervisione al doppiaggio con le maggiori case cinematografiche statunitensi. Ha tenuto conferenze alla Scuola di Cinematografia dell’Università di New York, al Centro de Capacitación Cinematográfica di Città del Messico e alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana di Lugano.

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