BELGRADOSeminario riservato a operatori italiani e serbi delle Amministrazioni, Servizi pubblici e del settore cinematografico
ITALIA E SERBIA: CONFRONTO TRANSNAZIONALE PER FAVORIRE RETI DI COLLABORAZIONI SU MOBILITA’ LAVORATIVA E FORMATIVA: confronto e cooperazione“Confronto transnazionale per favorire reti di collaborazioni su mobilità lavorativa e formativa” è il titolo del seminario di due giorni che si svolgerà presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado, il 26 e 27 marzo, con l’obiettivo di promuovere reti e partenariati attraverso un confronto transnazionale sui settori della produzione industriale e su quello della cinematografica, tra operatori di settore pubblici e privati, italiani e serb. Si tratta di un incontro tematico promosso dal Ministero Italiano per il Lavoro e le Politiche Sociali per il tramite organizzativo dell’Agenzia Italia Lavoro, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado, nell’ambito del programma dell’Unione europea “Formazione nei Paesi di origine dei flussi migratori verso l’Italia”. Il 26 marzo si terrà un seminario informativo e un workshop tra i rappresentanti italiani e serbi delle Amministrazioni e dei Servizi pubblici per il lavoro e la migrazione, finalizzato a condividere conoscenze sul mercato del lavoro e sulla migrazione, attraverso brevi moduli informativi e un dibattito finale.Presiedono: il Responsabile Area Immigrazione di Italia Lavoro SpA, Rodolfo Giorgetti, il Direttore del Servizio Nazionale serbo per l’Impiego, Sinisa Nadbantic, il Rappresentante del Ministero italiano del Lavoro e delle Politiche Sociali, Alessio Martino, il Capo Dipartimento per le politiche attive del lavoro del Ministero serbo del Lavoro e Politiche Sociali, Dragica Ivanovic.Il 27 mattina si terrà un seminario sull’industria del cinema che farà il punto sul mercato e sulla produzione in Italia e in Serbia con soggetti pubblici e privati e centri di alta formazione. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza del legame tra Italia e Serbia – per quanto riguarda la produzione cinematografica – che risale al secondo dopoguerra, quando Tito promosse la costruzione a Belgrado di una Cinecittà/Filmski Grad, dopo aver mandato i propri tecnici a studiare la Cinecittà di Roma. La produzione cinematografica serba, nonostante la guerra e il periodo dell’embargo degli anni Novanta, è rimasta una delle poche industrie di qualità riconosciuta a livello internazionale. Inoltre, la Serbia negli ultimi anni sta emergendo come location cinematografica attraente, offrendo i migliori studios nella regione, paesaggi suggestivi e operatori qualificati. La Serbia è anche l’unico paese dei Balcani con un’affermata Commissione Cinematografica, membro dell’Association of Film Commissioners International (AFCI), che promuove la Serbia come location cinematografica e sostiene la produzione cinematografica sia nazionale che internazionale. La Serbia, inoltre, offre incentivi che raggiungono il 20% del rimborso fiscale, il cui effetto è riscontrabile nei numerosi progetti cinematografici internazionali: Coriolanus, The Raven, District B13, The Brothers Bloom, The Big Picture e tanti altri.Il seminario – che vede tra gli altri la partecipazione di Toscana Film Commission, del Centro Sperimentale Cinematografico di Roma, della Commissione Cinematografica della Serbia, dell’ Accademia di Belle Arti di Belgrado, del Centro Culturale REX – ha come obiettivo principale quello di sostenere e valorizzare le attività creative – nel campo della produzione artistica e culturale, attraverso la promozione di iniziative di cooperazione formativa, al fine di agevolare la creazione di un network di settore tra soggetti omologhi e di aprire una discussione sulla possibilità di creare un modello di produzione cinematografica tra Italia e Serbia, attivando percorsi di impiego e formazione professionale qualificata (tirocini formativi, distacco, ecc.) oltre che di mobilità circolare tra i due Paesi.