NOVI SAD
ore 18.00 IL TEATRO ROMANO DI AOSTA
(Italia, 2012)
Regia di BENNI PIAZZA
Genere: documentario; durata: 18’; colore;
Lingua: italiano, con sottotitoli in serbo
ore 19.00
IL COMPLESSO MONUMENTALE DI SANT’ORSO IN AOSTA DAL IV ALL’XI SECOLO
(Italia, 2009)
Regia di PAOLO ALBANESE
Genere: documentario; durata: 16’; colore;
Lingua: italiano, con sottotitoli in serbo
IL COMPLESSO MONUMENTALE DI SANT’ORSO IN AOSTA DAL XII AL XXI SECOLO
(Italia, 2010)
Regia di PAOLO ALBANESE
Genere: documentario; durata: 18’; colore;
Lingua: italiano, con sottotitoli in serbo
La 16a Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Novi Sad, organizzata dal Museo Nazionale in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado e con il Museo Civico del capoluogo della Prvincia Autonoma della Vojvodina,si inaugura con la proiezione di tre documentari forniti dall’ Assessorato all’ Istruzione e alla Cultura-Archivi del Dipartimento della Soprintendenza ai Beni e alle Attività culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Il primo documentario in programma è incentrato sul teatro romano di Aosta, la testimonianza più maestosa e imponente dell’antico passato del capoluogo valdostano. Costruito intorno al 25 a.C lungo il tracciato del decumano massimo, nei pressi della Porta Pretoria, con una capienza di circa 4000 posti, il teatro simboleggiava la ricchezza e l’importanza di una città non a torto definita la “Roma delle Alpi”. La sua posizione di centro di transito e di comunicazione a nord con le confinanti regioni della Gallia e dell’Elvezia- l’attuale Savoia francese e il Vallese svizzero- e a sud con i centri dell’Italia transpadana- l’odierno Piemonte- valsero ad Aosta una posizione di rilievo all’interno del mondo romano, come attesta l’ampliamento dell’area del teatro durante l’impero di Claudio, che fece costruire l’anfiteatro.
Gi scavi hanno riportato alla luce la facciata meridionale e le fondamenta della scena.Le rovine adiacenti appartengono invece alla vicina piazza del mercato, nei cui pressi si ergeva un tempio e si trovavano le terme.In seguito a un lungo e appassionato lavoro di restauro, il Teatro ha ripreso la sua antica funzione e dal 2011 ospita manifestazioni e spettacoli che si inseriscono nel vivace panorama culturale aostano.
Verso la fine del IV secolo d.C. la predicazione cristiana raggiunge la Valle d’Aosta e già nel secolo successivo una basilica paleocristiana viene edificata nell’area della necropoli extraurbana. I due documentari dedicati alla storiai millenaria del complesso monumentale della Collegiata di Sant’Orso partono proprio da questo primo luogo di culto per ripercorrere le diverse fasi della costruzione, in quello stesso sito, della chiesa più rappresentativa di Aosta cristiana. Dall’XI secolo ai giorni nostri, la Collegiata non ha cessato di trasformarsi in un susseguirsi di stili che sono il riflesso delle vicende storiche e dei cambiamenti politici e sociali che hanno interessato l’intera regione . Muto testimone di tutti questi avvenimenti è un tiglio che da almeno cinquecento anni fa ombra al campanile di questo meraviglioso gioiello artistico.
I film sono presentati in versione originale italiana, con sottotitoli in lingua serba
PROGRAMMA DELLE SUCCESSIVE PROIEZIONI DEI FILM ITALIANI
venerdì 24 aprile 2015
ore 20.00
LIPARI, IL PORTO CHE NESSUNO PENSAVA ESISTESSE
(Italia, 2009)
Regia di ROBERTO RINALDI
Genere: documentario; durata: 26’; colore;
Lingua: italiano, con sottotitoli in serbo
*
sabato 25 aprile 2015
ore 19.00
LA DONNA A POMPEI
(Italia, 1966)
Regia di ORESTE TARTAGLIONE
Genere: documentario; durata: 10’; colore;
Lingua: italiano, con sottotitoli in serbo