BELGRADO
ore 20.00 LA CATTEDRALE DI AOSTA DALLA DOMUS ECCLESIAE AL CANTIERE ROMANICO
(Italia, 2008)
Genere: documentario; durata: 16’; colore;
Versione originale con sottotitoli in serbo
*
ore 20.35
LA CATTEDRALE DI AOSTA DAL CANTIERE ROMANICO AI GIORNI NOSTRI
(Italia, 2008)
Genere: documentario; durata: 14’; colore;
Versione originale con sottotitoli in serbo
I film sono presentati sono in versione originale con sottotitoli in lingua serba
La millenaria storia della Cattedrale di Aosta viene presentata in due documentari con i quali si conclude la 16a Rassegna del Cinema Archeologico, organizzata dal Museo Nazionale di Belgrado insieme con l’Istituto Italiano di Cultura e le altre istituzioni culturali attive nella capitale serba.
I due film, messi a disposizione dell’Istituto Italiano di Cultura dall’ Assessorato all’Istruzione e Cultura-Archivi del Dipartimento della Soprintendenza ai Beni e alle Attività culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta ripercorrono le varie fasi dell’evoluzione architettonica e artistica di questo importante luogo di culto.
La narrazione parte da una preesistente domus Ecclesiae, una casa privata destinata alla celebrazione dei riti cristiani, che risale al IV secolo, forse prima dell’emanazione dell’Editto di Costantino del 313 d.C Gli scavi archeologici hanno infatti riportato alla luce un edificio di ragguardevoli proporzioni,a cui si sovrappone nell’XI secolo la chiesa voluta dal vescovo Anselmo, a pianta basilicale a tre navate, con un’abside affiancata da due torri campanarie. La navata principale fu decorata con uno straordinario ciclo di dipinti a fresco , opera di pittori di area lombarda. Verso la fine del XII secolo, al Romanico subentrò il Gotico e la Cattedrale attraversò un lunghissimo periodo di trasformazioni , volute da vescovi prestigiosi e famiglie nobiliari della Valle. Tuttavia, gli interventi architettonici più importanti, che cambiarono in modo profondo l’aspetto della cattedrale furono avviati da Giorgio di Challant, priore della Collegiata di Sant’Orso e dal vescovo François de Prez.
Dopo una lunga stasi dovuta al declino del Ducato di Savoia nel Cinquecento e nel secolo seguente, dal Settecento al Novecento la Cattedrale fu di nuovo sottoposta a trasformazioni al suo interno e all’esterno, secondo le tendenze artistiche dei vari periodi, a volte di scarsa coerenza stilistica con il resto della chiesa.