BELGRADO
IL SORPASSO (Italia, 1962)regia di Dino Risicolonna sonora di Riz OrtolaniGenere: commedia/drammatico; durata: 105’; bianco e neroLingua: italiano con sottotitoli in serboCon: Vittorio Gassman, Claudio Gora, Catherine Spaak, Jean-Louis TrintignantA Roma, la mattina di Ferragosto, Bruno Cortona, un uomo che ama soltanto le macchine veloci e le belle donne, mentre è alla vana ricerca di un telefono pubblico e di una tabaccheria, incontra per caso Robero Mariani, un timido studente universitario che si sta preparando per un difficile esame di dritto. Il giovane si lascia convincere da quello sconosciuto, esuberante e ciarliero, a seguirlo in un viaggio che da Roma li porterà alla spiaggia toscana di Castiglioncello, correndo veloci sulla Via Aurelia e sorpassando le macchine di cilindrata più modesta. Lungo il percorso, i due improbabili compagni di viaggio si fermeranno per una breve visita ad alcuni parenti toscani del giovane studente e poi per pernottare in casa di Bruno, il quale non nasconde il suo disappunto nel vedere che la sua giovane figlia, alla ricerca di una vita sicura, si è legata ad un maturo industriale milanese.Al mattino i due amici ripartono per raggiungere Viareggio, dove però non arriveranno mai:l’ennesimo sorpasso azzardato si conclude con uno scontro frontale. Il giovane studente perde la vita nell’incidente , mentre Bruno, sotto shock, confessa ai carbinieri di non conoscere nemmeno il cognome del suo passeggero.In questo film, riconosciuto universalmente come un capolavoro della commedia italiana di costume, Dino Risi mette a confronto i due volti della società italiana degli anni del benessere: da una parte, la piccola borghesia ancora legata all’etica del dovere e dei valori familiari, rappresentata dallo sfortunato studente di diritto, e dall’altra il sottoproletariato urbano e la borghesia rampante e arrivista, a cui appartiene Bruno, pronta a seguire mode passeggere e a soffocare ogni scrupolo pur di garantire quel benessere che nel 1962 sembrava così a portata di mano. “Il sorpasso” è considerato da vari critici il primo film “sulla strada” realizzato in Italia, in cui il viaggio si trasforma in un percorso attraverso una società in pieno distacco dal suo passato e protesa verso un futuro allettante, ma pieno di incognite. Nel 1969, Dennis Hopper, il regista di ”Easy Rider”, la prima pellicola americana in cui la strada e il viaggio sono i veri protagonisti, dichiarò che per il suo film si era ispirato al film di Risi riprendendone il tema portante dell’analisi sociale.Il raffinato ed efficace commento musicale di Riz Ortolani si mescola alle canzoni più in voga nell’estate 1962, che Dino Risi inserisce, per la prima volta nella storia del cinema italiano, nella colonna sonora del film. In contrasto con le spensierate e facili canzoni che risuonano sulle spiagge e nei locali, la musica di Ortolani ha un timbo più cupo e nervoso, quasi a sottolinere il carattere illusorio di una vita troppo facile.