Nell’ambito della XXII edizione del KotorArt Festival, uno dei festival artistici più importanti del Montenegro che si svolge dal 13 luglio al 14 agosto in vari luoghi delle Bocche di Cattaro, l’Ambasciata d’Italia a Podgorica e l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado presentano il concerto “Un labirinto d’oro. Percorsi ritrovati nella Venezia di fine Seicento” dell’Ensemble Mare Nostrum diretto dal Maestro Andrea De Carlo. Il concerto avrà luogo venerdì 14 luglio alle ore 21.00 presso la Chiesa della Madre di Dio a Prčanj. Ad esibirsi saranno Giulia Bolcato (soprano), Gabriele Toscani (violino), Marco Kerschbaumer (violino), Ulrik Gaston Larsen (tiorba), Thomas Chigioni (violoncello), Amleto Matteucci (contrabbasso) e Lucia Adelaide Di Nicola (clavicembalo e organo).
L’Ensemble Mare Nostrum, fondato nel 2005 da Andrea De Carlo, inizia la sua vita come consort di viole ma si rivolge presto ad un repertorio più ampio e diversificato. Oggi le esecuzioni consistono principalmente in musica del Barocco romano, in particolare la musica vocale di Alessandro Stradella (1639-1682). L’originale ricerca di De Carlo sulla relazione tra linguaggio, affetti e natura del suono fornisce una nuova prospettiva sull’estetica della musica vocale e strumentale del XVII secolo.
Dopo la fuga da Roma e prima di arrivare a Genova dove viene assassinato nel febbraio del 1682, Alessandro Stradella soggiorna a Venezia alcuni mesi, tra l’autunno del 1676 e l’estate del 1677. Francesco Cavalli era morto da poco, ma i due musicisti si erano incontrati nello spirito quando Stradella aveva riadattato e integrato la musica di due sue opere per il Teatro Tor di Nona a Roma, Scipione l’Africano e Il Giasone. Nello stesso anno in cui si spegneva Cavalli, Giovanni Legrenzi metteva in scena le sue opere presso i teatri veneziani di San Salvatore e SS. Giovanni e Paolo. A Venezia Stradella cercava fortuna e protezione, non troverà nessuna delle due. Il suo soggiorno nella laguna è avvolto in un alone di mistero, non si sa chi abbia incontrato, né cosa abbia composto. Pochi mesi dopo la nuova fuga verso Torino che lo porterà incontro al suo destino nascerà Antonio Vivaldi, il compositore che legherà più di ogni altro il suo nome alla città. In questo spazio e tempo indefinito avrebbe potuto nascere un’altra storia, fatta di suoni non ascoltati e con una fine diversa. Tra le calli di Venezia il tempo diviene sfumato, gli sguardi dei grandi musicisti si sfiorano, le vite si fondono come abbozzi dipinti di fresco su un telero immaginario.
Per maggiori informazioni:
https://www.ensemblemarenostrum.com/