SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA
ore 20.00FEDERICO DA MONTEFELTRO, UMANISTA, MECENATE (Italia, 2009)regia di Marcello Traversini durata: 27’; colore; lingua: italiano / sottotitoli in serboFederico da Montefeltro, duca del Montefeltro, si distingue fra i vari principi e signori italiani del suo tempo, per la sua singolare adesione agli ideali filosofici e artisici del Rinascimento. Nato a Gubbio nel giugno 1442, fu cultore del bello,umanista e mecenate. Trasformò la corte di Urbino in un centro culturale attorno a cui ruotarono artisti e letterati. Uomo di fede incrollabile, brillò per la rapida carriera militare e e per l’abilità politica. Inoltre dimostrò di possedere anche una grande umanità, fondando il proprio governo sull’amore per i sudditi e interessandosi ai loro problemi e alle loro necessità.Il documentario di Marcello Traversini , attraverso bellissime e suggestive immagini, racconta la vita di Federico, la sua infanzia tormentata, il matrimonio infelice con Gentile Brancaleoni, la sua ascesa a conte di Urbino nel 1444, dopo l’assassinio del fratellastro Oddantonio.Federico si rende protagonista di un mecenatismo, tra i più evidenti, facendo della propria corte un centro di cultura, dove gli artisti diventano strumenti della sua grandezza di mecenate e messaggeri del suo valore. Il video accompagna lo spettatore nella visita al Palazzo Ducale in Urbino, “il più bello che in tutta Italia si ritrovi”, facendogli scoprire i valori che racchiude, decifrare i segni, le allegorie, i simboli impressi ovunque, che parlano dell’Umanesimo e del mecenatismo del grande Duca.
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ore 20.30LO STUDIOLO DI GUBBIO DI FEDERICO DA MONTEFELTRO (Italia, 2009)regia di Adrio Testaguzza durata: 25’; colore; lingua: italiano / sottotitoli in serboLo Studiolo del Palazzo Ducale di Gubbio fu fatto eseguire da Federico di Montefeltro fra il 1479 e il 1482, sul modello dello Studiolo del Palazzo Ducale di Urbino, da cui differisce per la decorazione che celebra il Duca, quale condottiero, principe, umanista.Lo studiolo venne costruito con tarsie su disegno di Francesco di Giorgio. Gli esecutori materiali furono gli intarsiatori della bottega fiorentina di Giuliano da Maiano, che lo completarono, però, solo dopo la morte di Federico. A questo evento sembra alludere la tarsia con lo specchio tondo appeso sopra un leggio, in cui sono riportate le lettere “G.BALDO.DUX” fra le lingue di fuoco di Federico, chiaro riferimento all’eredità del titolo del giovane Guidobaldo dopo la morte del padre.Lo studiolo, oltre ad essere un insigne esempio di arte dell’intarsio, è un monumento emblematico della filosofia e dello stile di vita delle signorie illuminate del Quattrocento che costituirono il terreno di coltura di quel fenomeno universale che è stato il Rinascimento italiano. In particolare, esso è l’unico esemplare del genere in Umbria, ma nel 1879 venne acquistato dal principe romano Massimo Lancellotti per la sua villa di Frascati e dopo altri passaggi di proprietà venne acquistato dal Metropolitan Museum di New York nel 1939.