BELGRADOMaggio, mese delle culture dei Popoli d’Europa
SALVO ( 2013)Coproduzione: Italia, FranciaRegia di Fabio Grassadonia e Antonio PiazzaGrand Prix de la Semaine de la Critique e Prix Revelation, Festival del Cinema di Cannes 2013Premio alla migliore interprete femminile: Sara Serraiocco, Premio Flaiano 2013Premio alla migliore attrice esordiente: Sara Serraiocco, Premio Vittorio De Sica 2013Gran Premio della Giuria, Magna Graecia Film Festival 2013Premio alla miglior attrice: Sara Serraiocco, Magna Graecia Film Festival 2013Premio FIPRESCI, Festival di LubianaGenere: drammatico; durata: 104’; colore;Lingua: italiano, con sottotitoli in serbo;con: Saleh Bakhri, Luigi Lo Cascio, Giuditta Perriera, Mario Pupella, Sara Serraiocco In una torrida giornata estiva a Palermo,Salvo, un sicario al servizio della mafia, ed il suo boss sfuggono all’attacco di una banda rivale. Il giovane riesce a scoprire il nome del mandante, Renato e, per vendicarsi, si introduce nell’abitazione dell’uomo che lo voleva uccidere. Tuttavia, trova soltanto la sorella di costui, una ragazza cieca di nome Rita, che tenta invano di avvertire il fratello del pericolo. Quando Renato rientra. Salvo elimina il nemico, ma risparmia la ragazza, benchè sia una testimone scomoda. Salvo porta Rita in una fabbrica abbandonata, dove deve decidere del destino del suo ostaggio per il quale prova sentimenti contrastanti, forse pietà, forse amore. Quando il boss di Salvo scopre che Rita è ancora viva, ordina al giovane di eliminarla.Salvo si trova ad un bivio: rispettare ancora una volta le leggi dell’onore o ubbidire per la prima volta in vita sua alla legge dell’amore e dell’umanità. Il film, opera prima di due promettenti sceneggiatori e registi palermitani, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, ha trionfato nel 2013 al Festival del Cinema di Cannes, dove era in concorso per il Premio della Settimana della Critica. I suoi punti di forza sono la direzione della fotografia di Daniele Ciprì, che conferisce alla messa in scena sfumature da western, e ,soprattutto, i primi venti minuti, nei quali si passa da un violento regolamento di conti in strada – a un lungo, suggestivo piano sequenza nella casa di Rita. Gli autori si concentrano sui sensi : la vista, nella strada, in cui Salvo tiene d’occhio costantemente i movimenti dei suoi assalitori, e l’udito, nelle stanze in penombra dove si muove la ragazza cieca. E’ un film particolare, che non rientra in un nessun genere preciso, ma passa dal dramma esistenziale al western, al thriller, al fantastico, in una sorta di realismo magico che ha affascinato la critica internazionale ed il pubblico.