Questa miniserie di quattro episodi, nata per la televisione ma stilisticamente ai confini con il cinema, mette in evidenza l’Italia confusa di questi anni, del primo decennio degli anni Duemila, vista attraverso gli occhi e le esperienze di una famiglia. Le cose che restano è la storia di una famiglia che si divide e di una casa che si svuota, a seguito di un evento doloroso. Ma è anche la storia di come, a poco a poco, la famiglia e la casa ritrovano vita e senso, lasciandosi abitare – e contaminare – da nuove esistenze. Nora (Paola Cortellesi), Andrea (Claudio Santamaria), Nino (Lorenzo Balducci) e il padre Pietro (Ennio Fantastichini) reagiscono con fatica e coraggio al disorientamento che li colpisce, cercando – fuori e oltre la famiglia – altri mondi, altri amori, altri stimoli per continuare a vivere. Accanto ad essi si muovono i nuovi cittadini italiani, uomini e donne tra i venti e i quaranta anni, presi nel giro del lavoro che c’è e non c’è, di una moralità che a volte sparisce, delle guerre che combattiamo senza dire che le combattiamo, dei popoli che scappano dalla povertà e ci interrogano, come capita con Alina (la rivelazione Leila Bekhti) e Shaba (Farida Rahouadj). Non mancano i problemi che possono sorgere nella vita matrimoniale e gli adulteri, ma anche le situazioni attuali come l’immigrazione illegale. Questa storia, che coinvolge, emoziona e commuove, cerca di raccontare chi siamo, cosa siamo diventati, e cosa non vogliamo più essere. Così, questa famiglia che confusamente resiste e faticosamente si ricompone, si fa simbolo di un intero paese alla ricerca di una nuova identità.
Genere: Drammatico Durata: 98’
Lingua: italiano (con sottotitoli in inglese)
Con: Claudio Santamaria, Paola Cortellesi, Fabrizio Bentivoglio, Ennio Fantastichini, Lorenzo Balducci, Antonia Liskova, Vincenzo Amato, Francesco Sanna.
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