L’associazione culturale “Scuola per giovani musicisti europei” – aps di Trieste continua le celebrazioni del trentennale della fondazione dell’Orchestra Sinfonica Giovanile Europea ESYO – European Spirit of Youth Orchestra con il tour “United together, dai Balcani a Bruxelles” dell’ensemble “I solisti di ESYO” che inizierà a Belgrado, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia di Belgrado e l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. Il primo concerto si svolgerà il 31 ottobre presso l’Ambasciata d’Italia di Belgrado (ingresso su invito) in occasione del centenario della Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Belgrado. Il secondo concerto, aperto a tutti con ingresso gratuito, si svolgerà il 1° novembre alle ore 19.00 presso la Casa dell’Esercito Serbo.
L’Orchestra Sinfonica Giovanile Europea è stata fondata a Trieste nel 1998, dal M° Igor Coretti Kuret, con il sostegno dell’Associazione culturale “Scuola per Giovani Musicisti” di Trieste e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. L’orchestra è il risultato di una intensa attività didattica musicale svolta in Italia e in Europa, seguendo un percorso di formazione, di dialogo interculturale e di integrazione sociale ed artistica dei giovani musicisti. L’Orchestra è formata da circa 80 giovanissimi musicisti, di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, brillanti allievi dei Conservatori e delle Scuole di Musica non solo in Italia, ma anche in altri 21 Paesi europei. Tutti i musicisti sono stati scelti tramite una rigorosa selezione nei loro Paesi d’origine, per poi essere invitati a formare la “loro” Orchestra.
Con il tour “United Together, dai Balcani a Bruxelles” i giovani musicisti di ESYO diretti dal Maestro Igor Coretti Kuret, daranno anche voce a coloro che non ce l’hanno. Suonando gli strumenti dell’Orchestra del Mare, costruiti nelle carceri italiane con il legno dei barconi dei migranti spiaggiati a Lampedusa, dati in uso per l’occasione dalla Fondazione dello Spirito e delle Arti presieduta da Arnoldo Mosca Mondadori, e accompagnati dalla voce narrante di Paolo Rumiz, porteranno all’attenzione dell’opinione pubblica europea la tragedia infinita che affligge l’umanità, da sempre provocata dalle guerre.