Venerdì, 2 novembre, nella Residenza dell’Ambasciatore italiano a Belgrado, sarà presentata la mostra “Ossario commemorativo dei caduti Slavi di Barletta: il passato jugoslavo tra architettura e memoria” in occasione della Giornata delle Feste Armate Italiane. Questa mostra è l’esito della collaborazione tra gli architetti Massimiliano Cafagna, Aleksa Korolija e Giuseppe Tupputi che, per motivi diversi, si sono appassionati all’Ossario dei Caduti di Barletta, decretando l’avvio di una proficua collaborazione di ricerca sul tema, che si svolge a cavallo tra Barletta, Bari, Roma, Milano e Belgrado.
Nel 1968, a seguito del gemellaggio con la città di Herceg Novi, il Comune di Barletta offrì duemila metri quadrati nel cimitero comunale per la realizzazione dell’Ossario, dove erano sepolti la maggior parte dei militari jugoslavi caduti in Italia meridionale e sulle isole durante la Seconda guerra mondiale e altre guerre. In quell’occasione venne indetto un concorso per la costruzione del Monumento Commemorativo e la commissione giudicatrice selezionò come vincitore il progetto dello scultore Dušan Džamonja. In quel periodo Džamonja era molto attivo nella progettazione di memoriali e monumenti fra cui il Memoriale di Kozara per il quale lo scultore è tutt’oggi conosciuto.
Per non cancellare la memoria degli eventi storici, dei caduti e dei luogi, questa mostra testimonia un doppio anniversario: il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale e il cinquantennio del progetto di Dušan Džamonja per l’Ossario.
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