Serata inaugurale
BELGRADO
ORCHESTRINA ADRIATICA:Roberto Lucanero, fisarmonica e organettoGabriele Pesaresi, contrabbassoFrancesco Savoretti, percussioni mediterraneeGiovanni Seneca, chitarra flamenca e battenteAlen Abdagic, voceAntonella Vento, voce La quarta edizione del Festival di World Music “Todo Mundo”, che si svolgerà a Belgrado dal 21 al 26 aprile 2015, propone anche quest’anno un’interessante e variegata panoramica sulle nuove proposte in questo particolare settore artistico.
La manifestazione si svolge all’insegna della collaborazione e dell’interscambio culturale, in piena corrispondenza con i valori fondamentali su cui si basa l’Unione Europea, come testimonia la presenza di gruppi quali i serbo-britannici Arhai o la Tutti World Music Orchestra, composta da artisti di nazionalità diverse, che fanno musica insieme, e portano ciascuno il proprio contributo culturale ed umano alla realizzazione di un progetto comune.L’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado è presente al Festival sostenendo e promuovendo la partecipazione dell’ “Orchestrina Adriatica”, che apre la manifestazione con un concerto che si terrà il 21 aprile alle 21 nello Studio 6 di Radio Belgrado.
Questa singolare formazione si dedica ormai da dieci anni alla diffusione del ricco patrimonio sonoro dei Paesi dell’area mediterranea, costituito da elementi linguistici e musicali distinti fra loro, ma collegati al tempo stesso da una comune eredità culturale. Nelle loro esibizioni – come il recente spettacolo “Trasponde”, in cui hanno accompagnato il grande attore e musicista Moni Ovadia in un prgramma dedicato alla musica klezmer e sefardita – i componenti l’Orchestrina Adriatica intrecciano brani tradizionali dell’area mediterranea e composizioni originali del chitarrista Giovanni Seneca, in un difficile e affascinante equilibrio fra cultura e patrimonio popolare, fra classicismo e modernità. Anche gli strumenti usati dai musicisti riflettono le multiformi radici delle culture portate in scena: dalle chitarre battente e flamenca di Giovanni Seneca, alle tipiche percussioni mediorientali di Francesco Savoretti, al contrabbasso di Gabriele Pesaresi, alla fisarmonica e all’organetto di Roberto Lucanero.