BELGRADO
La caduta degli dei (Italia/Germania, 1969)regia di Luchino ViscontiGenere:drammatico; durata:155’; colore;Versione originale con sottotitoli in serbo;con: Helmut Berger, Florinda Bolkan, Dirk Bogarde, Helmut Griem, Reinhard Kolldehof, Umberto Orsini, Charlotte Rampling, Nora Ricci, Albrecht Schoenhals, Ingrid Thulin
Con la proiezione del capolavoro drammatico di Luchino Visconti sulla ascesa e rovina di una potente e arrogante dinastia di industriali nel passaggio dalla Germania weimariana al Terzo Reich, la Cineteca Jugoslava, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura in Belgrado, ricorda uno dei maggiori sceneggiatori della storia del cinema italiano.
Nicola Badalucco, inizia nel 1952 a collaborare per la rivista “Cinema Nuovo”, fondata da Guido Aristarco, e per altre pubblicazioni cinematografiche. Si trasferisce a Roma nel 1953 per entrare nel mondo del cinema come autore, ma una serie di difficili circostanze lo porta a ripiegare sul giornalismo, Inviato speciale e coraggioso dell”Avanti!”, si distingue per il suo impegno sociale e per le sue dure posizioni contro la mafia, malgrado le numerose minacce ricevute per la sua attività. Alla fine degli anni Sessanta presenta un soggetto dal titolo suggestivo, “Götterdämmerung “, a Luchino Visconti che ne resta entusiasta al punto da trarne uno dei suoi film più acclamati da critica e pubblico, “La caduta degli dei”.
Al suo debutto come sceneggiatore, Nicola Badalucco si ritrova candidato all’Oscar per la migliore sceneggiatura e per la migliore storia originale.Non vince il premio ma dal 1971 è membro della sezione scrittori della Academy of Motion Picture Arts and Sciences e fa parte della giuria che assegna i premi Oscar.
Nella sua lunga carriera successiva, scrive per ogni genere di pellicola, dai film storici a quelli tratti da opere letterarie, dalle commedie alle pellicole di netto impegno politico e sociale.Mette il suo talento di sceneggiatore a servizio dei maggiori registi italiani- Mauro Bolognini,Carlo Lizzani, Mario Monicelli. Giuliano Montaldo, Florestano Vancini-e di altri Paesi, da Sergej Bondarčuk a René Clément, Andreas Gruber, Xaver Schwarzenberger, Bob Swaim.
La sua carriera nel cinema comprende anche una partecipazione al film “Porte aperte” di Gianni Amelio, nel ruolo di un ambiguo testimone, e una apparizione nel dramma “Die Schuld der Liebe” di Andreas Gruber, in cui interpreta il ruolo di un leader socialista austriaco, padre della protagonista, l’attrice francese Sandrine Bonnaire.
Dal 1982 si rivolge alla produzione televisiva e riscuote un successo globale con la serie RAI “La Piovra” (1984), acquistata e diffusa dalle emittenti televisive di moltissimi Paesi in tutto il mondo. Per questo lavoro ottiene il Premio Telamone nel 1985.
Nicola Badalucco ha insegnato per tredici anni drammaturgia cinematografica presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e ha tenuto seminari e conferenze al DAMS di Bologna e in varie università italiane e straniere. È stato anche fondatore e primo presidente dell’Associazione degli sceneggiatori italiani, fino al suo scioglimento nel 2014.
Nel 1991 gli è stato assegnato il Premio Flaiano alla carriera, a cui sono seguiti ulteriori riconoscimenti, fino all’ambito Premio De Sica nel 2008.