Si terrà giovedì 24 ottobre alle ore 18.00 presso lo stand dell’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado – Padiglione n. 4, stand n. 4038 – la presentazione di tre volumi pubblicati dalla Facoltà di Filologia e Arti (FILUM) dell’Università di Kragujevac: “L’italiano della pubblicità” di Bojana Radenković Šošić, “Roma nel romanzo Presso gli Iperborei di Miloš Crnjanski” di Danijela Janjić e “La referenzialità e l’uso dell’articolo nella lingua italiana e i suoi equivalenti serbi” di Tijana Kukić, alla presenza delle autrici. L’incontro sarà moderato dalle professoresse Marija Koprivica Lelićanin e Marija Pejić.
“L’italiano della pubblicità” di Bojana Radenković Šošić esamina il linguaggio pubblicitario nel contesto culturale e paradigmatico. Fondato sulla ricerca svolta ai fini della tesi di dottorato presso l’Università di Belgrado e successivamente ampliato e arricchito nel contesto digitale, il libro esplora la lingua della pubblicità italiana non solo dal punto di vista linguistico, ma anche attraverso la lente antropologica e soprattutto in chiave semiotica. Partendo dall’ipotesi che nelle comunicazioni pubblicitarie in lingua italiana siano riconoscibili le caratteristiche della comunicazione moderna, postmoderna e di quella metamoderna, il libro si propone di discutere i cambiamenti e le evoluzioni dell’italiano pubblicitario. In breve, si esamina come il linguaggio della pubblicità rifletta sia le dinamiche socio-culturali che quelle paradigmatiche.
Danijela Janjić nella sua monografia “Roma nel romanzo Presso gli Iperborei di Miloš Crnjanski” esplora gli strati dell’arte e della letteratura italiana che compongono la Città Eterna nel capolavoro del celebre scrittore serbo, che attraverso la sua narrazione si definisce un protagonista che arriviamo anche noi a conoscere più chiaramente attraverso l’analisi dell’autrice. Crnjanski dipinge una Roma diversa, nuova, rappresentata dalle opere di scrittori e artisti italiani e vista attraverso l’interpretazione di esse. Analizzare l’interpretazione offerta da Crnjanski è stato un compito speciale e importante, perché Crnjanski non segue incondizionatamente i canoni e non soccombe all’influenza degli storici d’arte o dei critici letterari, sebbene non li ignori. Conservando la peculiarità della sua visione della cultura italiana, Crnjanski ha fornito l’immagine di una città profondamente vissuta, intellettualmente ed emotivamente completamente interiorizzata, motivo per cui era necessario presentarla attraverso una ricerca e un’interpretazione dettagliate.
“La referenzialità e l’uso dell’articolo nella lingua italiana e i suoi equivalenti serbi” di Tijana Kukić analizza l’uso dell’articolo nella lingua italiana, considerandolo dalla prospettiva della referenzialità, cercando anche di trovare i possibili equivalenti semantici serbi. La referenzialità rappresenta un aspetto inerente al nome che può riferirsi sia a un referente extratestuale sia intertestuale. Attraverso questa prospettiva e l’analisi semantico-pragmatica dell’articolo italiano l’autrice cerca di catturare e spiegare la natura polisemica dell’articolo, condizionata, secondo lei, dai parametri pragmatici come la situazione comunicativa, il tipo della conoscenza, il rapporto tra il parlante e l’ascoltatore. Il corpus si basa su 19 libri della letteratura italiana. Unendo l’approccio linguistico con il pensiero filosofico questo libro osserva la referenzialità definita, indefinita, generica come anche la non referenzialità cercando di trovare i possibili equivalenti semantici nella lingua serba.